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Controlli migliori per gli impianti di sport sulla neve

A partire dall'inverno 2025/26, verrà intro dotta una nuova procedura di controllo per gli impianti dei comprensori sciistici. I controlli saranno più severi ma anche molto più efficaci, a tutto vantaggio della sicurezza sulle piste e negli snowpark.

Dal 1970 all’inizio del nuovo millennio, il rischio di infortunio negli sport sulla neve si è quasi dimezzato. Ciò è dovuto in primo luogo ai miglioramenti dell’equipaggiamento. Si pensi ad esempio agli attacchi da sci che si staccano in caso di caduta e che hanno permesso di ridurre significativamente le fratture. Sono state inoltre introdotte norme più chiare per l’organizzazione delle piste.

Gli infortuni sono ancora troppi 

Negli ultimi anni, tuttavia, il rischio di infortunio non è più diminuito. Ogni anno circa 63 000 persone si fanno male mentre praticano lo sci o lo snowboard sulle piste svizzere. Il numero effettivo di infortuni negli ultimi dieci anni è tendenzialmente in calo, ma per l’esperto dell’UPI Benedikt Heer questo è dovuto soprattutto al fatto che si praticano meno sport invernali. 

Nuovo metodo di controllo

In questo contesto Funivie Svizzere, in collabora zione con l’UPI e altri partner, ha rielaborato ampiamente la procedura per il controllo degli impianti. Nel processo sono state ampiamente integrate le conoscenze scientifiche dell’UPI, ad esempio la documentazione tecnica sugli snowpark cui viene fatto esplicito riferimento. «È una guida per i gestori di impianti che spiega i principi di sicurezza più importanti soprattutto nell’ottica della progettazione, della costruzione e della gestione degli snowpark», spiega Heer. «Descrive, tra l’altro, quali aspetti considerare in fase di costruzione: come si realizza un trampolino in modo da rendere l’atterraggio il più morbido possibile? Come si possono organizzare e separare in modo ottimale i diversi livelli di difficoltà?»

Gli impianti per gli sport sulla neve certificati vengono controllati ogni tre anni da un’esperta o un esperto del Centro di consulenza per la sicurezza di Funivie Svizzere. Queste persone sono professioniste e professionisti con molti anni di esperienza in una funzione dirigenziale nel servizio piste e soccorso. La novità è data dal capitolato d’oneri che definisce gli standard da rispettare. Se nel corso di un controllo la persona incaricata riscontra carenze, può ora fissare un termine per la loro eliminazione. Ad esempio, se manca un dispositivo di protezione anticaduta o se presenta difetti, il gestore dell’impianto deve intervenire immediatamente. Per i punti meno critici vi è più flessibilità, a seconda dell’urgenza e della fattibilità

Obbligo di autodichiarazione 

I gestori dei comprensori sciistici sono tenuti a ovviare tempestivamente alle carenze rilevanti per la sicurezza e devono documentare le misure adottate. Si tratta di un passo importante verso una maggiore trasparenza. Funivie Svizzere ha digitalizzato il processo. Una scelta fondamentale secondo Romano Pajarola, responsabile del Centro di consulenza per la sicurezza di Funivie Svizzere: «Possiamo rendere i controlli molto più rigorosi e garantire in modo semplice e veloce che le scadenze vengano rispettate e che siano state adottate le misure necessarie». Le persone che effettuano il collaudo hanno il tempo di svolgere tutti i controlli periodici e di concentrarsi poi sui casi particolari e sulle misure più importanti. 

Negli ultimi anni l’UPI ha fornito un contribuito sostanziale al miglioramento costante della sicurezza degli impianti per gli sport sulla neve. Con la nuova procedura di controllo è stato compiuto un ulteriore passo avanti. Chi soddisfa i requisiti riceve un marchio di qualità. L’obiettivo è aumentare sistematicamente la sicurezza degli impianti ed eliminare i difetti in modo più rapido e trasparente.

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