Chi rispetta le regole di precedenza previene incidenti stradali. Qui trovi le regole più importanti per i conducenti di veicoli a motore, spiegate in base a esempi tratti dalla giurisprudenza.

Principio della precedenza da destra

Alle intersezioni la precedenza spetta al veicolo che giunge da destra. È fatto salvo qualsiasi altro disciplinamento mediante segnali o ordini della polizia (art. 36 cpv. 2 della Legge federale sulla circolazione stradale [LCStr]).

Cosa sono le intersezioni?

  • Sono considerate intersezioni (con precedenza da destra) gli incroci, le biforcazioni e gli sbocchi di carreggiate.
  • Non sono considerati intersezioni i punti in cui le ciclopiste, le strade di campagna, le uscite da autorimesse, da parcheggi, da fabbriche o da cortili ecc. incontrano la carreggiata (art. 1 cpv. 8 dell’Ordinanza sulle norme della circolazione stradale [ONC]). Chi si immette in una strada principale o secondaria uscendo da una fabbrica, da un cortile, da un’autorimessa, da una strada di campagna, da una ciclopista, da un parcheggio, da una stazione di servizio e simili oppure da un marciapiede deve dare la precedenza ai veicoli che circolano su tali strade (art. 15 cpv. 3 ONC). Una via di comunicazione non può essere attribuita chiaramente a una delle categorie menzionate? In questo caso la giurisprudenza si basa sulla rilevanza che la via di comunicazione ha per il traffico generale, in particolare in relazione alla strada con cui si interseca.

Esempi tratti dalla giurisprudenza:

  • Alle intersezioni vale la regola della precedenza da destra (DTF 106 IV 56).
  • Condizioni alle quali lo sbocco di una strada su un’altra non costituisce un’intersezione e giustifica pertanto un’eccezione alla precedenza da destra (DTF 127 IV 91).

Eccezioni alla precedenza da destra e altre regole speciali di precedenza

  • Il segnale «Dare precedenza» obbliga i conducenti a dare la precedenza ai veicoli che circolano sulla strada alla quale si avvicinano (art. 36 cpv. 2 primo periodo dell’Ordinanza sulla segnaletica stradale [OSStr]).
  • La precedenza da destra non vale nemmeno per i veicoli che circolano su strade principali segnalate come tali. I veicoli che circolano su tali strade hanno la precedenza anche se giungono da sinistra (art. 36 cpv. 2 secondo periodo LCStr).
  • In presenza della combinazione di segnali «Dare precedenza» e «Area con percorso rotatorio», il conducente deve rallentare e dare la precedenza a tutti i veicoli che si immettono nella rotatoria da sinistra. A questo proposito si rinvia anche ai consigli dell’UPI «La rotatoria a tutto tondo».
  • Un’altra eccezione risulta dal principio di fiducia. I conducenti che si trovano nella rotatoria possono rinunciare al diritto di precedenza e fare ad esempio un chiaro cenno con la mano per permettere a un veicolo fermo al limite della rotatoria o che vi si sta avvicinando di immettersi.
  • Nello svoltare a sinistra occorre dare la precedenza ai veicoli che giungono in senso inverso (art. 36 cpv. 3 LCStr) come pure ai tram e alle ferrovie su strada (art. 38 cpv. 1 LCStr). Esempi tratti dalla giurisprudenza:
    • Il conducente che intende voltare a sinistra, che si è spostato correttamente verso il centro della carreggiata e che ha azionato l’indicatore di direzione, può di regola presumere che nessuno lo sorpasserà illecitamente sulla sinistra e non deve quindi ricontrollare che non sopraggiungano veicoli da dietro prima di svoltare (DTF 125 IV 83).
    • Non iniziare a svoltare nella metà sinistra della strada fintanto che non si è sicuri di poter eseguire e concludere la manovra senza disturbare il traffico contrario che ha la precedenza. Il conducente con diritto di precedenza deve poter contare sul fatto che un veicolo che circola in senso contrario non invada la metà della carreggiata che gli compete (6B_10/2015).
  • I veicoli del servizio antincendio, del servizio sanitario, della polizia e del servizio doganale che si annunciano con luce blu e avvisatore a suoni alternati hanno sempre la precedenza (art. 16 cpv. 1 ONC).
  • Davanti ai passaggi pedonali senza regolazione del traffico, i conducenti devono accordare la precedenza ai pedoni o agli utenti di un mezzo simile a veicolo (art. LCStr, art. 6 ONC). A questo proposito si rinvia anche ai consigli dell’UPI «Come comportarsi ai passaggi pedonali».
  • I conducenti che si apprestano a entrare nella circolazione, a invertire il senso di marcia o a fare marcia indietro non devono ostacolare gli altri utenti della strada, che hanno la precedenza (art. 36 cpv. 4 LCStr.). Esempi tratti dalla giurisprudenza:
    • Alle intersezioni il veicolo che circola in retromarcia è tenuto ad accordare la precedenza agli altri veicoli (DTF 117 IV 498).
    • Obbligo per il veicolo che non ha la precedenza di immettersi lentamente nel traffico qualora la visuale sulla carreggiata con diritto di precedenza sia ostacolata (6B_761/2019).

Incidenti nello svoltare a un incrocio o nell’imboccare una strada

In quasi 3 incidenti gravi su 5 dovuti all’inosservanza del diritto di precedenza il conducente stava svoltando a un incrocio o stava imboccando una strada. Questo dimostra l’importanza di usare la massima prudenza quando si effettuano queste manovre.

Esempi tratti dalla giurisprudenza:

  • Svolta a destra:
    • Secondo la giurisprudenza, i conducenti di un veicolo che svoltano a destra devono accertarsi in modo opportuno (guardare all’indietro, usare gli specchietti ecc.) di poter effettuare la manovra in sicurezza (DTF 127 IV 34).
    • I conducenti che circolano lasciando a destra uno spazio sufficiente per permettere ad altri utenti della strada di superarli da questo lato devono, se vogliono voltare a destra, dapprima assicurarsi, adottando precauzioni sufficienti, che si scontreranno con un veicolo che segue il loro (DTF 97 IV 34).
  • Angolo morto:
    • I conducenti che intendono svoltare devono accertarsi di non essere seguiti da altri veicoli, in particolare veicoli di piccole dimensioni come moto o biciclette. Spetta ai conducenti dei veicoli che svoltano usare particolare prudenza per prevenire il rischio di incidenti dovuti all’angolo morto (DTF 91 IV 10).
    • Il conducente di un veicolo pesante deve essere consapevole dei pericoli legati all’angolo morto. L’autista può non essere accusato di aver disatteso il proprio dovere di diligenza soltanto se sono soddisfatte due condizioni: la prima è che, pur usando la dovuta e ragionevole prudenza, non sarebbe stato in grado di individuare la presenza di altri utenti della strada nella zona non coperta dallo specchietto retrovisore del suo veicolo. La seconda è che, nelle circostanze del caso, non avrebbe nemmeno potuto aspettarsi tale presenza (6P.194/2006).

Maggiori informazioni

Per saperne di più sull’argomento della preminenza, consultate la guida «Attention à la priorité».

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