Ventaglio di misure possibili
Al forum è stato subito chiaro che il tasso di automobilisti in età pensionabile aumenterà notevolmente. Per prevenire gli incidenti stradali nelle persone anziane sono stati discussi quattro approcci dell’UPI.
- Sensibilizzare e potenziare: occorrono misure per promuovere la responsabilità individuale e il comportamento in materia di sicurezza delle persone anziane. Un esempio: evitare di guidare nelle ore di punta e al buio.
- Selezionare: per verificare l’idoneità alla guida, a partire dai 75 anni è obbligatoria una visita medica ogni due anni. Tuttavia, secondo una valutazione dell’UPI, queste visite non hanno alcun effetto comprovabile sull’incidentalità. Sono più sensati degli accertamenti mirati in caso di comportamenti sospetti nella circolazione stradale.
- Veicoli intelligenti: i sistemi di sicurezza (ad es. i sistemi di assistenza alla frenata d’emergenza) sono molto utili. Tuttavia, le persone anziane possono sentirsi sopraffatti dalla tecnologia.
- Progettazione delle strade: le strade autoesplicative e a prova di errore sono importanti, ma la loro attuazione è lenta. Ne richiede meno l’implementazione di zone con limite di velocità di 30 km/h che riducono lo sforzo mentale della guida e quindi sono particolarmente indicate per le persone anziane.
Qual è il maggiore effetto leva?
Le misure volte a promuovere un comportamento responsabile nelle persone anziane sono utili. Tuttavia, gli effetti preventivi non devono essere sopravvalutati. Sarebbero più efficaci le zone con limite di velocità di 30 km/h, a beneficio di tutti gli utenti della strada. Anche la promozione dei sistemi di sicurezza nelle automobili moderne ha un grande potenziale.
I partecipanti hanno discusso intensamente sul futuro delle visite mediche di controllo. Un’alternativa potrebbe essere costituita da accertamenti mirati in caso di anomalie. Inoltre, occorrerebbe introdurre un obbligo di notifica per le assicurazioni ed eventualmente anche per i medici. Non è chiaro se ciò possa essere realizzato a causa degli aspetti relativi alla protezione dei dati.
Tutti erano concordi sul fatto che le visite mediche non devono essere abolite senza un’alternativa. Innanzitutto, occorre valutare gli effetti dell’innalzamento del limite d’età a partire dal 2019.