Comunicato stampa | 3 giugno 2025

Ogni anno più di 1 milione di feriti L’UPI pone le basi per ridurre il numero di infortuni

In Svizzera si registrano ancora troppi infortuni non professionali. Ogni anno, oltre un milione di persone rimangono vittime di incidenti nella circolazione stradale, nello sport, in casa e nel tempo libero. Questa situazione rappresenta una delle principali sfide per la salute pubblica. Con il nuovo programma pluriennale 2026–2030, l’UPI delinea le sue strategie per prevenire tali eventi, concentrandosi in particolare su quelli con esiti gravi o mortali.

Una collisione in bicicletta, una lesione durante un’escursione in montagna, una caduta sulle scale: gli infortuni nel tempo libero costituiscono un serio problema per la salute pubblica. Ogni anno, oltre un milione di persone subisce un infortunio non professionale. Nel corso di un anno, una persona su otto necessita di cure mediche a seguito di un infortunio non professionale. Oltre alle sofferenze umane, gli infortuni comportano anche costi economici significativi. Le sole spese materiali ammontano a circa 12 miliardi di franchi l’anno, comprendendo non solo i costi sanitari, ma anche, ad esempio, quelli legati alle assenze dal lavoro.

Più tempo libero, più infortuni

«Oggi le persone in Svizzera dispongono di più tempo libero rispetto a 30 anni fa. E le statistiche sugli infortuni lo confermano», afferma Stefan Siegrist, direttore dell’UPI. Oggi, si verificano più infortuni nel tempo libero che sul lavoro. Per questo motivo, nel nuovo programma pluriennale 2026–2030 (disponibile in tedesco o francese), l’UPI definisce con chiarezza le sue priorità in materia di prevenzione. Il programma include un ampio ventaglio di misure contro gli infortuni nella circolazione stradale, nello sport, in casa e nel tempo libero.

Basato su evidenze e orientato alla pratica 

L’approccio dell’UPI si fonda su analisi dei dati e degli incidenti nonché sulla rilevazione di specifici indicatori di sicurezza. I risultati della ricerca vengono tradotti in misure efficaci. L’obiettivo è quello di mettere in pratica in modo mirato le conoscenze e le competenze in materia di prevenzione. L’UPI svilupperà strumenti di prevenzione innovativi, mettendoli a disposizione delle scuole guida per la formazione di neopatentate e neopatentati, dei gestori di impianti per sport sulla neve e delle professioniste e dei professionisti della salute nel campo della prevenzione delle cadute. 

Più efficacia grazie al radicamento locale

«Una buona prevenzione è efficace e consente di ridurre i costi. Con il nuovo programma pluriennale, l’UPI getta le basi per una Svizzera con meno infortuni», conclude Stefan Siegrist. L’UPI amplierà inoltre l’offerta di prevenzione per la popolazione, facendo leva sulla sua rete di 1200 delegate e delegati per la sicurezza in tutte le regioni della Svizzera. Parallelamente verrà intensificata la collaborazione con partner istituzionali e il dialogo con autorità e decisori.
Con il nuovo programma pluriennale l’UPI intende anche adeguare il proprio lavoro di prevenzione agli sviluppi sociali, alle nuove conoscenze e al mutare delle condizioni quadro. È prevista una verifica periodica per stabilire le misure prioritarie.

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