L’individuazione esatta di un problema permette di prendere le misure adeguate per contrastarlo. La rilevazione precisa degli indicatori della sicurezza è quindi fondamentale per poter prevenire gli infortuni in modo efficace.
Per descrivere il livello di sicurezza in Svizzera, l’UPI si basa sull’incidentalità nonché sugli indicatori relativi ai comportamenti a rischio (l’attuale edizione di Status include nuovi indicatori: distrazione nel traffico, comportamento rischioso durante le escursioni in montagna, lavori manuali e giardinaggio sotto l’effetto dell’alcol) e ai comportamenti cautelativi (p. es. uso del corrimano sulle scale).
Se la raccolta sistematica di questi indicatori permette di identificare con più chiarezza gli impegni da compiere e di pianificare gli interventi in modo più mirato, questa costituisce anche un’importante fonte d’informazione per valutare le misure già attuate. Quest’anno, tuttavia, mancano i dati per alcuni indicatori (p. es. il tasso di utilizzo delle cinture di sicurezza, il tasso di utilizzo del casco bici). Nel 2020 le indagini corrispondenti non hanno potuto essere effettuate a causa della pandemia di Covid-19. Tuttavia, siamo in grado di pubblicare i valori di questi indicatori per il 2021.
È importante sottolineare che gli indicatori presentati contribuiscono ad evitare sofferenze umane - ogni anno più di 2400 persone sono ferite mortalmente in infortuni non professionali - e a ridurre i costi materiali di questi infortuni, che ammontano a ben 12 miliardi di franchi all'anno.
Status non sarebbe stato realizzato senza i dati di altre istituzioni. Ringrazio quindi l’Ufficio federale di statistica (UST), l’Ufficio federale delle strade (USTRA), il Servizio centrale delle statistiche dell’assicurazione contro gli infortuni (SSAINF), l’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE) e gli altri partner per il loro prezioso sostegno.