Sono sempre più numerosi gli sciatori e le sciatrici attratti dalla neve fresca fuori dalle piste battute. Il freeride è uno sport particolarmente impegnativo che comporta alcuni rischi in più rispetto allo sci su pista. Lo conferma anche la statistica: il numero degli infortuni mortali su pista è in leggero calo da alcuni anni, con quattro casi all’anno su una media di cinque anni, mentre nel freeride la tendenza è contraria, con una media di dieci morti all’anno (2017–2021); nel 2021 se ne sono contati addirittura 20, il doppio rispetto alla media. I motivi sono da ricercare nell’aumento del numero di freerider, nella struttura sfavorevole del manto nevoso e nel conseguente pericolo di valanghe.
L’UPI consiglia le piste gialle
In risposta alla moda del freeride, molti comprensori sciistici offrono piste gialle che l’UPI consiglia di utilizzare a chi vuole sciare nella neve fresca. Queste piste sono messe in sicurezza contro le valanghe, ma non vengono preparate né controllate e sono quindi adatte solo a sciatori e snowboarder esperti. Fuori dalle piste e dai tracciati messi in sicurezza inizia la zona in cui ci si avventura a proprio rischio e pericolo: qui bisogna saper valutare il rischio di caduta e di valanga. L’UPI consiglia di seguire un corso valanghe o di farsi accompagnare da una guida esperta. Altrettanto importante è informarsi sulle condizioni della neve e del meteo e portare con sé il cellulare e l’equipaggiamento di emergenza (apparecchio di ricerca in valanga ARVA, sonda e pala).
A prescindere dalla pista, è fondamentale comportarsi correttamente ed essere ben equipaggiati
Anche sulle piste si devono rispettare alcune regole per evitare di finire in un letto d’ospedale. Visto che oltre il 90% degli infortuni sono imputabili a colpa propria, gli appassionati di sport sulla neve possono fare molto per migliorare la propria sicurezza, ad esempio adeguare la velocità alle loro capacità ed evitare di sopravvalutarsi.
Anche l’equipaggiamento deve essere adatto, soprattutto il casco che, stando alla rilevazione UPI, fa ormai parte dell’equipaggiamento di base sia nello sci che nello snowboard. Durante la stagione 2021/2022, il tasso d’uso del casco nello sci è aumentato raggiungendo il 95% (2018/2019: 93%). Nello snowboard, invece, è rimasto invariato al 92%. Essere ben equipaggiati significa anche avere attacchi regolati correttamente. L’UPI raccomanda di farli controllare una volta all’anno in un negozio specializzato. Da anni la vignetta UPI, che da questa stagione si presenta con un nuovo look, è un marchio di qualità che ne attesta la corretta regolazione.
I consigli più importanti per lo sci e lo snowboard
Neve fresca e fuori pista
- Utilizzare le piste gialle
Zone non messe in sicurezza
- Frequentare un corso valanghe e/o affidarsi a una guida esperta
- Informarsi sulle condizioni della neve e del meteo
- Portare con sé il cellulare e l’equipaggiamento di emergenza
(apparecchio per la ricerca in valanga ARVA, sonda e pala)
Piste preparate
- Adeguare la velocità
- Usare il casco
- Far controllare gli attacchi
- Rispettare le regole FIS e SKUS
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