Comunicato stampa | 23 settembre 2020

Infortuni mortali nello sport Meno vittime sulle piste da sci e di più nel trekking

Il lavoro di prevenzione dell’UPI è incentrato sulla rilevazione degli infortuni mortali nello sport in Svizzera. A tale proposito viene pubblicata una statistica annuale da 20 anni. In questo arco di tempo l’incidentalità ha subito uno spostamento: mentre oggi gli incidenti mortali sulle piste da sci sono diminuiti, nello sci-escursionismo fuori dalle piste sono aumentati. Nel complesso, il maggior numero di vittime mortali si conta ancora nel trekking e nell’alpinismo.

L’UPI pubblica la sua statistica annuale «Rilevazione Infortuni sportivi mortali» da 20 anni. Nel corso di questi due decenni, a livello svizzero sono morte in totale 3676 persone mentre praticavano uno sport. Da un anno all’altro si osservano forti oscillazioni che negli sport all’aperto come il trekking, lo sci o il nuoto dipendono principalmente da fattori meteorologici. Inoltre, negli ultimi 20 anni è cambiata la popolarità di alcune discipline sportive. Se nella popolazione un determinato sport viene praticato più frequentemente, la tendenza si rispecchia anche sul numero di incidenti mortali, e viceversa.

Meno morti sulle piste da sci

Un dato sorprendente riguarda l’evoluzione dello sport sciistico. Dalla prima pubblicazione il numero annuale degli incidenti mortali sulle piste da sci svizzere si è ridotto. Tra il 2000 e il 2009 hanno complessivamente perso la vita 72 persone, negli anni tra il 2010 e il 2019, per contro, le vittime mortali sono state 46. Certamente ciò è in parte merito della prevenzione, ma il dato è altresì influenzato dalla leggera diminuzione del numero di giorni di sci sulle piste svizzere: dal 2008, infatti, l’Associazione Funivie Svizzere registra una tendenza al calo dei visitatori.

Valanghe: un pericolo mortale

Fuori dalle piste si delinea un quadro completamente diverso: la statistica ha evidenziato l’aumento di popolarità dello sci-escursionismo. Tra il 2000 e il 2009 si sono verificati in totale 136 incidenti mortali, e tra il 2010 e il 2019 le vittime mortali sono state addirittura 210. Le oscillazioni da un anno all’altro sono forti e dovute soprattutto alle condizioni meteo e relative alla neve. 

Gli sport di montagna causano più vittime

Nel complesso, il numero più elevato di incidenti mortali si conta nell’escursionismo e nel trekking. Per queste due discipline sportive negli ultimi anni si è osservato un aumento della popolarità: oltre la metà della popolazione svizzera fa almeno un’escursione all’anno. Dal 2010 al 2019, in totale hanno perso la vita 582 persone, mentre nel decennio precedente si è trattato di complessivamente 459 vittime.

Un andamento inverso si registra invece nell’alpinismo, dove il numero di incidenti mortali è sceso da 333 di 20 anni fa, a 238 negli ultimi dieci anni.

Alla pagina upi.ch/sport l’UPI propone i suoi consigli per ridurre il rischio in più di 70 sport diversi. L’UPI sceglie e adegua i suoi programmi di prevenzione, basandosi sui dati scientifici e sulle variazioni statistiche. In qualità di consulente offre il suo sostegno nella fase di progettazione e costruzione di infrastrutture sicure per lo sport, sensibilizza gli allenatori, i monitori di corsi, gli organizzatori e gli sportivi alla prevenzione degli infortuni e attraverso le sue campagne mirate spiega come proteggersi dagli infortuni sportivi.

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