Comunicato stampa | 23 giugno 2022

Fare il bagno in acque libere Una boa per il nuoto può salvare la vita

In estate sono molte le persone che cercano refrigerio nelle acque di laghi e fiumi. L’acqua è divertimento, ma purtroppo spesso se ne sottovalutano i rischi, tanto che ogni anno in Svizzera una ventina di persone annegano in acque libere. A titolo di prevenzione, l’UPI raccomanda di portare con sé un aiuto al galleggiamento che sostiene il peso del corpo in caso di difficoltà.

Durante le calde giornate estive molte persone cercano refrigerio in laghi o fiumi. Nuotare in acque libere è infatti una delle attività sportive preferite dalla popolazione svizzera, che purtroppo ha anche un elevato impatto infortunistico: ogni anno una ventina di bagnanti perdono la vita in acque libere.

Stando ai risultati delle ricerche condotte dall’UPI, le vittime sono per lo più uomini di età tra i 15 e i 44 anni. Propensione al rischio, sopravvalutazione delle proprie capacità o ancora mancanza di esperienza sono alcuni dei fattori che possono spiegare la predominanza di questa categoria nelle statistiche. Anche il consumo di alcol o droghe è problematico. È infatti dimostrato che basta una piccola quantità di alcol per ridurre il tempo di reazione, cosa che può rapidamente rivelarsi fatale in un ambiente dinamico e imprevedibile come quello acquatico.

Chiunque può trovarsi in difficoltà nell'acqua

Anche nuotare da soli o fare il bagno in acque non sorvegliate costituisce un fattore di rischio. Qualsiasi persona, per quanto allenata e prudente, può infatti trovarsi in difficoltà nell'acqua. Ecco perché la sesta regola del bagnante della Società Svizzera di Salvataggio (SSS) consiglia di non nuotare lunghe distanze da soli. L’UPI e la SSS raccomandano inoltre di avere sempre con sé un aiuto al galleggiamento al quale aggrapparsi per recuperare le forze.

Nei corsi d'acqua è però importante non legare questo dispositivo al corpo, perché se rimane impigliato la corrente potrebbe trascinare il nuotatore o la nuotatrice sul fondo. La raccomandazione non vale per le boe dotate di un dispositivo di distacco rapido.

Decine di boe in libero servizio

L’UPI, la SSS, la Polizia lacuale del Cantone di Ginevra, le associazioni La Barje e Reconversion Vivante des espaces (ARVe) hanno effettuato giovedì mattina una dimostrazione nel Rodano a Ginevra per spiegare i vantaggi di questi aiuti al galleggiamento. Durante l’estate l’UPI, in collaborazione con la SSS, metterà inoltre a disposizione diverse decine di boe nei punti di accesso a diversi corsi d'acqua e laghi in Svizzera.

I consigli dell’UPI a colpo d’occhio

  • Rispetta le regole per il bagnante della SSS.
  • Tieni i bambini sempre sott’occhio, i più piccoli a portata di mano.
  • Rinuncia ad alcol e droghe.
  • Se non sei in perfetta forma fai il bagno solo in una piscina o una struttura sorvegliata.
  • Usa aiuti al galleggiamento (boa per il nuoto / galleggiante, muta in neoprene ecc.).

Questi consigli sono disponibili anche in formato video.

 

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