La legge è chiara. Chi è inabile alla guida, non può mettersi al volante. Ciò vale anche per chi è stanco. Ecco i dettagli.

Legge

Secondo l'art. 31 della Legge federale sulla circolazione stradale (LCStr), il conducente deve costantemente padroneggiare il veicolo in modo da potersi conformare ai suoi doveri di prudenza. Chi non è in grado di farlo, ad es. perché è troppo stanco, è considerato inabile alla guida e non può mettersi al volante (art. 2 cpv. 1 dell'ordinanza sulle norme della circolazione stradale ONC).

Chiunque conduce un veicolo a motore in stato di spossatezza è punito con una multa o con una pena detentiva fino a tre anni (art. 91 cpv. 2 LCStr) e una revoca della licenza di condurre di almeno tre mesi (art. 16c LCStr).

Se il conducente ha causato un danno guidando in stato di spossatezza, la compagnia assicurativa esercita un'azione di regresso nei suoi confronti (art. 65 cpv. 3 LCStr).

Disposizioni speciali sono previste in particolare per i conducenti professionali di veicoli e per i conducenti di veicoli durante il servizio militare.

Sentenze del Tribunale federale

Secondo la giurisprudenza del Tribunale federale (DTF 130 IV 32), una persona è idonea alla guida quando dispone delle capacità fisiche e psichiche necessarie per guidare un veicolo in sicurezza per tutta la durata di un tragitto. Il conducente deve quindi disporre di una riserva di energie ed essere in grado di gestire situazioni difficili e impreviste nel traffico e sulla strada e per adattarsi alle condizioni ambientali.

Chi guida in stato di spossatezza commette una negligenza grave

Chi continua a guidare nonostante evidenti sintomi di stanchezza si rende colpevole di negligenza grave. Secondo il Tribunale federale, in una persona sana e non inabile alla guida per altri motivi, i segni di stanchezza sono chiaramente riconoscibili prima del cosiddetto colpo di sonno (cfr. decisione del Tribunale federale 6B_26/2016).

In una decisione di principio (DTF 126 II 206), il Tribunale federale ha sintetizzato i sintomi con cui la stanchezza può manifestarsi:

  • Occhi e vista: palpebre pesanti, vista sfocata, bruciore agli occhi, strabismo e visione doppia, mosche volanti, strada «flottante»
  • Stato mentale: tendenza a perdersi nei propri pensieri e sognare a occhi aperti, ipnosi da autostrada, indifferenza, apatia, irrequietezza, sussulti, assenza a occhi aperti
  • Stato fisico: sbadigli, bocca secca e sensazione di sete, prurito a testa, naso e natiche, mani sudate, reazioni di spavento con sudorazione, rilassamento improvviso della muscolatura
  • Guida: reattività ridotta, uso brusco della frizione, frenate improvvise, tendenza a non cambiare marcia, traiettorie irregolari rispetto alla corsia di marcia, perdita della percezione della velocità

Conclusione

  • Rinuncia a guidare in caso di stanchezza.
  • Non sottovalutare i segni di stanchezza e fai una pausa non appena si manifestano.
  • Un chiaro segno di spossatezza è la fissità dello sguardo. In questo stato il conducente non guarda praticamente più lo specchietto retrovisore né il tachimetro. Spesso fissa il veicolo che lo precede con lo sguardo sfocato.

 

Maggiori informazioni

Ulteriori informazioni sul tema sono contenute nelle pagine di consulenza «Stanchezza al volante».

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